Fermate le ruspe, si trattava allora di lavorare alle fondamenta di un progetto industriale fattibile e convincente. Tutto l'anno 1993 è segnato da un'intensa attività progettuale ad ampio raggio: al centro delle attività di progetto dell'Associazione, mentre disegnava le linee-guida per una nuova operatività degli studi Fert, era l'insieme di un futuro distretto industriale del cinema e dei nuovi media.
Si guardava all'Europa dell'audiovisivo e soprattutto a quei paesi come la Francia, la Germania, l'Inghilterra che avevano generato esperienze di punta in questo campo.
I temi portanti che verranno sviluppati e dibattuti per tutto l'anno '93, nel corso di workshop, convegni e incontri, erano quelli di una nuova formazione imprenditoriale in grado di dare ai produttori indipendenti, piemontesi e italiani, strumenti adeguati per misurarsi con il mercato europeo e internazionale; della creazione in Piemonte di una Film Commission che, come già accadeva in molti paesi europei, fosse in grado di attrarre la produzione internazionale sull'area di Torino; della creazione di un fondo di investimento per la fase di sviluppo dei progetti, fase essenziale per la produzione di un audiovisivo capace di circolare e competere internazionalmente e sulla quale nessun produttore italiano allora investiva. [Documenti Workshop Ottobre 1993].
L'Associazione è chiamata a partecipare al Gruppo di lavoro della Regione Piemonte per la discussione delle nuove normative di settore, con particolare riferimento alla costituzione di una Film Commission del Piemonte.
Nel frattempo l'Associazione decide di costituirsi legalmente: si fonda, autofinanziandosi, il 1° giugno 1993 in Torino, con uno statuto in linea con i suoi obiettivi: "salvaguardare e riportare alla loro funzione originaria di studi cinematografici gli edifici già denominati FERT, siti in Torino, corso Lombardia numeri 174-194". [Statuto integrale 1993 e lista Fondatori].
Subito dopo, il 28 giugno, organizza il suo primo convegno europeo: la giornata di studi tecnici ed economici "Produrre a Torino" che vede per la prima volta insieme le reti televisive RAI e la francese ARTE, modello di una produzione pubblica di qualità [Programma Convegno] [Rassegna stampa Convegno].
Mercato audiovisivo europeo, co-produzioni di qualità: questi i cavalli di battaglia che sin dall'inizio hanno contraddistinto la visione Fert. Per approfondimenti: [Il quadro operativo] e [FERT: Cosa Come Perché].
Con il convegno di giugno l'Associazione sviluppa le tematiche della produzione a Torino in termini di continuità di un'esperienza quasi secolare, di apertura di nuovi mercati per il prodotto audiovisivo di alta qualità a costo contenuto, di risorse umane, tecnologiche, finanziarie che a livello regionale ed europeo possono trovare un valido impiego.
Con la presenza ai Festival e ai Mercati di Riccione, Cannes, Marseille, Bellaria, Venezia, Rimini, Amsterdam, a cui partecipano Claudio Papalia, Tiziana Ripani, Alessandro Signetto, Roberto Tarallo, Stefano Tealdi, stabilisce contatti volti all'instaurazione di rapporti produttivi a breve e medio termine.
Con l'incarico di organizzare il seminario di formazione per produttori dell'audiovisivo EAVE/Régions, ottenuto grazie al lavoro di Alessandro Signetto, l'Associazione acquisisce per il Piemonte un ruolo operativo di valore strategico nella struttura di formazione imprenditoriale del Programma MEDIA, con il quale continuerà a collaborare negli anni successivi.
In sintesi il primo anno di attività della FERT pone le basi della progettualità che negli anni successivi continuerà sulle linee del rafforzamento del tessuto imprenditoriale piemontese, di attrazione di nuove esperienze di formazione continua, di relazioni internazionali e intensa partecipazione ai mercati, di innovazione editoriale e progetti di ricerca, e che porterà ai risultati oggi visibili a tutti.