Accesso alla finanza europea per la produzione indipendente (1995 – 2002)
Conscia dell’importanza del ruolo della produzione indipendente e della debolezza di questa nel nostro Paese, nel 1995 l’Associazione F.E.R.T. presenta alla Commissione Europea la propria candidatura per la gestione di uno sportello italiano del Programma MEDIA, uno dei più importanti fondi di finanziamento per i progetti e le imprese indipendenti dell’audiovisivo e dei nuovi media.
Nel 1996 l’Associazione ottiene dalla Commissione Europea, per la durata del Programma MEDIA II (1996-2000) l’incarico ufficiale per la gestione dell’Antenna MEDIA Torino, il cui coordinamento è affidato a Tiziana Ripani. Con l’approvazione del nuovo Programma MEDIA Plus, Bruxelles riconferma l’incarico all’Associazione per il periodo 2001- 2005: il coordinamento passa ad Alessandro Signetto.
Con una sensibilità ed attenzione verso tutte le imprese di produzione e distribuzione italiane, e in particolare verso quelle più giovani e di più piccole dimensioni ma con buoni progetti in cantiere, l’Antenna MEDIA è riuscita in questi anni a promuovere il Programma MEDIA in Italia e ad accrescere le potenzialità di accesso ai fondi europei - prima quasi nulle - da parte delle imprese italiane.
Centinaia di società hanno ricevuto informazione, consulenza, e spesso anche incoraggiamento, nella partecipazione ai bandi MEDIA. Molte imprese ne hanno beneficiato e il trend è fortunatamente in crescita.
Antenna MEDIA ha inoltre organizzato la partecipazione delle imprese italiane ai più importanti mercati e festival europei, ha promosso iniziative di formazione continua nel nostro Paese, in collaborazione con alcuni tra i più importanti corsi di formazione europei, ha organizzato convegni ed incontri professionali per l’aggiornamento e la crescita degli operatori del settore.
In particolare si è cercato di stabilire una sinergia operativa (attraverso partecipazione a ricerche e studi, pubblicazione di Atti, assistenza nella presenza a mercati e festival ecc., in Italia e in Europa) con alcune Associazioni di categoria, tra cui Doc/It – Associazione Documentaristi Italiani, individuando proprio nel documentario il settore più arretrato, rispetto alla situazione in atto nei principali mercati europei, nel panorama dell’industria audiovisiva del nostro paese.