martedì 21 giugno 2022 al Cinema Massimo 3 | Via Verdi 18 | Torino
dalle ore 16 alle 23.30
*per il resto d'Italia, evento Streeen ore 20-24: streaming parziale
Associazione F.E.R.T. - Filming with a European Regard in Turin e Museo Nazionale del Cinema Torino
in collaborazione con Associazione Museo Nazionale del Cinema, Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza, Associazione Piemonte Movie, Associazione Streeen-Lab, Film Commission Torino Piemonte, Torino Film Festival
e con Astut - Archivio Scientifico e Tecnologico Università di Torino
presentano:
IL CINEMA GIOVANE DI ALFIERI CANAVERO
Giornata di studio sul cinema indipendente
attraverso cinque lavori del direttore della fotografia Alfieri Canavero
Il Maestro della fotografia cinematografica a Torino avrebbe oggi 95 anni: se n'è andato nel 2020 durante il Covid. Il suo insegnamento è più vivo che mai nell'epoca digitale, perché - anche in tempi pesantemente analogici - la sua magia della leggerezza, scaturita dal primato della drammaturgia nella ripresa dell'atto, risolveva.
Direttore della fotografia con una formazione poliedrica, figlio del primo fonico italiano, Alfieri Canavero era cresciuto nello studio FERT di Torino, dove da ragazzo si era formato alle luci, alle macchine di scena, alle sonorizzazioni, al montaggio, alla camera, per poi assistere i direttori di fotografia nella grande stagione FERT del secondo dopoguerra.
Passato nel 1952 alla direzione della fotografia, diventa pioniere della pubblicità di cui s'innamora dal lancio delle prime Cinquecento. A fine 1992, Alfieri Canavero aderisce alla petizione dell'Associazione F.E.R.T. affinché lo studio FERT torni ad essere un laboratorio di cinema independente; acclamato presidente onorario alla fondazione dell'associazione (1993), contribuisce poi benevolmente a sperimentazioni, formazioni, ricerche per oltre due decenni.
La giornata del 21 giugno 2022 apre un percorso di studio e di ricerca con professionisti e studiosi che si terrà in autunno. Alle fonti dei saper-fare smarriti nel diluvio tecnologico che ha ricostruito il mondo privandolo però di techne profonda, per recuperare la sapienza del cinema indipendente nella direzione della fotografia degli indipendenti digitali. Per ristabilire concezioni d'insieme e abilità concrete, variabili, sensibili ai contesti che permangono nei grandi cambiamenti.
Pomeriggio (ore 16-19.30) - Il giovane Canavero
Intimità dello sguardo e distanziamento emozionale:
una frusta anti-patriarcale veicolata dagli sguardi
Il Seduttore, 1954, 90', 35mm - commedia drammatica
di Franco Rossi, con Alberto Sordi - Direttore della fotografia: Alfieri Canavero
"Pur sposato con una donna con la testa sulle spalle, Alberto è un sottaniere accanito e vanaglorioso. Quando i suoi sogni di conquista si traducono in realtà, combina un pastrocchio. Controllato da un regista fine e sensibile come Rossi, Sordi dà una delle interpretazioni più calibrate e sfumate del suo periodo giovanile." (M. Morandini).
Il rispetto storico: dispositivi del docudrama e re-enacting documentaristico
Giorni di furore, 1963 - 2013, 75', HD - documentario
di Alfieri Canavero, Giovanni Canavero, Gianni Dolino, Isacco Nahoum, con testi di Italo Calvino e Paolo Spriano
Realizzato nel 1963 in previsione del ventennale della Liberazione, utilizza materiali di repertorio di prima mano, per lo più inediti. Il documentario prende avvio dagli albori del fascismo in Italia e, in rapida sintesi, illustra i principali avvenimenti politici e sociali per arrivare all’8 settembre del '43 e alla lotta partigiana, sino alla Liberazione.
La versione proiettata è una riduzione del film originale del 1963 (1h 46'), approntata nel 2013 per fini divulgativi dall'Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza.
Responsabilità diffusa: approcci visivi a vecchie e nuove radici nel Piemonte odierno
Filastrock - il giro del mondo con le filastrocche, 2014, 29' - televisione culturale, film-libro
di Alessandro Gaido - Direttore della fotografia: Alfieri Canavero
Una collezione di filastrocche e ninne-nanne d'Italia e del mondo, un progetto transmediale per leggere e conoscere le proprie radici dalla voce e dai gesti di mamme, di nonne e papà.
Sera (ore 20.30-23.30) - L'ultimo film e il primo
Le proiezioni serali propongono l'ultima e la prima direzione della fotografia cinematografica di Alfieri Canavero.
Sono introdotte da una carrellata di pensieri su scopi e metodi per lo studio su Alfieri Canavero e il patrimonio Fert.
Eccedanza, 1993, 20', 35mm - commedia drammatica
di Claudio Papalia, con Loredana Leconte e Massamba Diop - Direttore della fotografia: Alfieri Canavero
Un 'atto unico' sul tema del fallimento. Riscrive un mito della modernità, quello di Robinson e Venerdì. Il mare in burrasca che spinge il naufrago sui lidi dell'isola Di-speranza è quello che tutti temiamo: l'oceano infinito dell'economia, del denaro.
La pattuglia sperduta, 1954, 92', 35mm - guerra (epico risorgimentale, neorealista)
di Piero Nelli, con Oscar Navarro, Ida Basso - Direttore della fotografia: Alfieri Canavero
Un episodio nella guerra tra Piemonte e Austria nel 1849: otto soldati piemontesi sbandati non sanno che la guerra è stata persa e cercano nella nebbia delle risaie di raggiungere i propri commilitoni e il generale Ramorino.
Evento Streeen! La piattaforma streeen.org supporta a livello nazionale la giornata dedicata ad Alfieri Canavero rendendo disponibile in streaming sul territorio italiano - esclusa Torino, dove si potrà visionare in sala - Eccedanza, l'ultimo film di cui Canavero ha realizzato la fotografia. L'accesso online al film sarà gratuito, senza alcuna iscrizione, sul sito streeen.org dalle ore 20 alle 24 del 21 giugno 2022.
Alfieri Canavero, classe 1927, è un pezzo di storia del cinema. Il suo amore per la macchina da presa nasce a Torino, nello studio Fert, il luogo dove si produce cinema, la Hollywood sul Po.
Canavero varca i cancelli della Fert nel 1943. A farlo assumere è papà Giovanni, tecnico del suono in Corso Lombardia. Il giovane inizia la gavetta. «Mio padre mi ha insegnato a fare di tutto: il macchinista, l'elettricista, il montaggio con le giunte a mano, il fonico e poi sono stato l'assistente di tanti bravissimi direttori della fotografia: Gallea, Del Frate, Barboni». Sotto le bombe, anche il cinema faceva la sua parte. «Ero ragazzino e mi spedirono a consegnare dei documenti a Raf Vallone a Parella. Credo fossero documenti legati alla Resistenza».
Il momento di gloria per gli studi giunge con la seconda metà degli anni '40. La Fert ospita i migliori talenti del cinema italiano. Tra i registi passano Michelangelo Antonioni, Luigi Comencini, Alberto Lattuada, Pietro Germi. Fra tanti altri, passano anche Orson Welles, Michel Simon.
Luigi Rovere porta in Fert grandi produzioni: In nome della legge, Il cammino della speranza, Il bandito di Tacca di Lupo. Appena quarantenne, Rovere, che affiancava produzione cinematografica e falegnameria di scena nello studio Fert, apre la strada alle prime coproduzioni europee con la Francia - a soli tre anni dalla fine del conflitto.
Nel 1948 la troupe di Riso amaro, pietra miliare del neorealismo, approda in Piemonte. Il giovane Canavero è chiamato nelle risaie del vercellese come operatore di seconda macchina. Con Raf Vallone e il regista Giuseppe De Santis percorrono decine di chilometri per trovare i panorami giusti.
Nel 1949 è con Pietro Germi in Sicilia per In nome della legge. La Sicilia del dopoguerra sembra ancora quella descritta da Verga e Pirandello. «In paese non c'era anima viva. Il parroco aveva diffidato la popolazione dal partecipare alle riprese. Così ricorsi a un trucco nel montaggio e moltiplicai le poche comparse riempiendo la piazza».
Ne Il cammino della speranza (1950) l'impegno di Canavero cresce. Parte come operatore di seconda macchina, al fianco del direttore della fotografia Leonida Barboni, ma di fatto le cineprese Debrie e Arriflex sono in mano sua. «Abbiamo iniziato le riprese ad Agrigento, nelle miniere di zolfo. I minatori erano in sciopero da due giorni, sottoterra, nudi per il caldo insopportabile. Stavano cantando Vitti 'na crozza quando la troupe scese giù con il regista Pietro Germi. Registrammo quel canto, che andava a tempo con la biella della pompa dell'aria. Con quella musica iniziammo il film».
Prima di passare alla pubblicità, che dagli anni '60 lo porterà a Milano, oltre che al CineFiat, a dirigere la fotografia di molti famosi spot, Canavero lavora per la Cristaldi, realizzando vari documentari. «Si proiettavano prima dei film. Un'usanza che con gli anni, purtroppo, si è persa».
La sua carriera continua con Il seduttore, di Franco Rossi, con Alberto Sordi mattatore; La tigre del Bengala, tratto da Salgari, e ancora con film considerati minori che facevano girare gli studi a pieno ritmo.
Poi La pattuglia sperduta, film del '54 girato nelle campagne piemontesi sulla disfatta di Novara del 1849. Alfieri è il direttore della fotografia. Le recensioni si sprecano e anche Le Figaro gli dedica un articolo.
Alfieri, che giura di aver amato professionalmente forse più il mondo della pubblicità che quello del cinema, ha serbato in cuore il rumore dei proiettori conosciuti da ragazzino: «Quando ero sfollato a Cherasco, durante la guerra, facevo il proiezionista. A volte mi addormentavo sul proiettore e mi svegliavano i fischi del pubblico. Quando ho visto Nuovo Cinema Paradiso mi sono riconosciuto nel protagonista».
Alessandro Gaido
per Piemonte Movie
2022, parlarsi e azione
Dove è andata la produzione indipendente in questo trentennio di pervasione digitale e reticolare, e di concentrazioni finanziarie? Una necessità impelle: aprire il campo della sperimentazione di produzioni associate e autoproduzioni. In franca concorrenza con l'industria dei media esistente.
"Davide e Golia" era il nostro segno dal lontano 1993 quando, con Alfieri Canavero presidente onorario, fondammo l'Associazione F.E.R.T. Ma occorreva prima costruire una infrastruttura di coproduzione. Così dall'Associazione F.E.R.T. nacquero il salvataggio degli studi FERT, l'Antenna MEDIA Torino, il progetto e l'avvio della Film Commission Torino Piemonte e dei suoi strumenti d'investimento, le formazioni europee alla coproduzione, l'idea della Mole come sede del Museo Nazionale del Cinema, le Giornate Europee del Cinema e dell'Audiovisivo, il Book Film Bridge, le ricerche tecnologiche d'innovazione editoriale.
La rivoluzione digitale ora è dominante. Eppure la civiltà tecnologica, imprigionata nei conflitti d'interesse, non cerca verità ma lucro: senza etica, solo panico e sopruso. Diverse modalità coproduttive entrino in gioco! Dalle fondamenta della Fert storica sgorgano saperi ed esperimenti, competenze da ricostruire: è stata il luogo di nascita del cinema indipendente mondiale perché primo baluardo di concorrenza avverso a un monopolio!
L'odierno sentire umano, per difendersi dalle insolenze della civiltà tecnologica, chiede di purificare le emozioni che impressionano le anime nel nostro mondo, per una politica saggia in tempi emergenziali. Chiede una poetica chelavori con dignità sulle patologie e su conflitti-tempestività-efficacia-esiti dei tentativi di cura. Chiede dramma, commedia, epica, narrazioni del reale; dal rito teatrale alle proiezioni cinema, e in rete.
Visioni indipendenti oggi. Lo sviluppo dei progetti, con l'avvento delle riprese digitali, può oggi contenere in parte (a volte tutta) la fotografia principale, fase che nel cinema tradizionale iniziava solo dopo il termine della fase letteraria; l'evoluzione tecnica può oggi affiancare agli script una dovizia di rapide e valide riprese. Per l'arte povera del set. Per il teatro che filma.
Consapevoli. Non trascuriamo due insolenze che possono annidarsi in quanto sopra: la menzogna e la negligenza. Esse sono da contrastare in modo persistente e severo, pena l'eterogenesi dei fini, il fallimento assoluto. Per superare valori perversi e alla fine perdenti, occorre creare un ambiente dove possano crescere valori degni per le sfide attuali.
Liberi? Consapevoli della necessità: studio ed esperimento.
Giugno 2022
Associazione F.E.R.T. - Filming with a European Regard in Turin
21 giugno 2022, ore 20-24
Evento Streeen!
Streeen! (stream+screen) agisce in rete attraverso un sistema multi-streaming unico, con film rari, festival e rassegne - e realizza eventi-web e in sala. Il sito streeen.org pubblica l'insieme delle attività.
Per lo studio sul cinema indipendente attraverso i lavori del direttore della fotografia Alfieri Canavero, Streeen! mette in opera la promozione della Giornata del 21 giugno 2022 con lo streaming in diretta del cortometraggio ECCEDANZA di Claudio Papalia, che sarà proiettato per la prima volta - dopo decenni di segregazione - la sera del 21 giugno.
Proiettato solo due volte nel 1993 con sala gremita all'XI festival Cinema Giovani, il film esplora il fallimento di un "progettista di innovazione". Questo scabroso tema indusse l'autore a ritirare il film immediatamente dopo il festival, per non portare pregiudizio al progetto di rinascita dello studio Fert che stava prendendo forma in quel periodo. Da allora, la pellicola è rimasta per quasi trent'anni in una scatola,"in penitenziale clausura" afferma il regista che considera utile proporlo oggi, "mentre il mondo ha un bisogno quasi disperato di etica per la civiltà tecnologica".
Eccedanza è una commedia drammatica (atto unico di 20 minuti) interpretata dal regista Claudio Papalia, con Massamba Diop e Loredana Leconte. Riscrive un mito della modernità, quello di Robinson e Venerdì. Il mare in burrasca che spinge il naufrago sui lidi dell'isola Di-speranza è quello che tutti temiamo: l'oceano infinito della finanza, del denaro, nella civiltà tecnologica. La cristallina fotografia di Alfieri Canavero è la sua ultima direzione cinematografica, realizzata in pellicola come ai tempi della Fert.
Lo streaming in diretta coprirà il territorio nazionale martedì 21 giugno dalle 20 alle 24
(area torinese esclusa; chi è a Torino lo trova al Massimo3 in proiezione unica).
SVILUPPI AUTUNNO-INVERNO 2022
Teatro e schermi, a Torino
Film di teatro e teatro per lo schermo: una storia degli anni '60, con radici solide e chioma svettante nel presente.
Vittorio Cottafavi, Mario Soldati, Ugo Gregoretti ed Eugenio Guglielminetti, Paolo Poli, Luca Ronconi, Carmelo Bene.
Captazioni, creazioni.
Grande pubblico e underground di periferia.
Film industriale e pubblicità tv
Come e perché la comunicazione d'impresa degli anni '50 e '60 risulta utile al cinema indipendente di oggi.